Farmaci e caldo: usare in sicurezza i medicinali durante la stagione estiva
In questi giorni nel nostro Paese si stanno registrando temperature particolarmente elevate che, unite all’alto grado di umidità e all’esposizione ai raggi solari possono comportare dei rischi per la salute, sia di natura diretta che indiretta. Per questo motivo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) invita a prestare una cautela particolare nell’assumere dei farmaci nel corso del periodo estivo in generale e soprattutto durante le cosiddette “ondate di calore”, perché le condizioni ambientali possono incidere sull’integrità, l’efficacia e la sicurezza dei medicinali.
Come conservare correttamente i medicinali e proteggerli dal caldo
Le corrette modalità di conservazione dei farmaci sono indicate all’interno del Foglio Illustrativo. Qualora non siano specificate, la regola generale prevede che vengano riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°. In questo modo è possibile assicurarsi che le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche si mantengano inalterate per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione. Se si espongono i medicinali per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25°, non se ne pregiudica la qualità, ma, in caso di esposizione prolungata, se ne riduce considerevolmente la data di scadenza. Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi.
Nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa i farmaci possono essere trasportati in un contenitore termico e occorre evitare sempre l’esposizione a fonti di calore e alla irradiazione solare diretta.Ciò è particolarmente importante per alcuni farmaci di emergenza che includono:
- gli antibiotici;
- i farmaci adrenergici (Agonisti adrenergici ad azione diretta: Adrenalina, Noradrenalina, Isoproterenolo, Dopamina, Dobutamina, Fenilefrina, Metoxamina, Clonidina, Metaproterenolo, Terbutalina, Salbutamolo, Metaraminolo);
- l’insulina;
- gli analgesici;
- i sedativi.
Per chi soffre di diabete o di patologie cardiache è fondamentale ricordare che un’alterazione di una dose di un farmaco essenziale, come l’insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. I farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. In caso di lunghi viaggi o se si ha necessità di tenerli in auto per emergenza, devono essere conservati in un contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura. Particolare attenzione va prestata anche agli antiepilettici e agli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza in termini di salute.
I COSMETICI IN ETA’ PEDIATRICA
I nostri “cuccioli” non sono dei mini-adulti, ma hanno esigenze specifiche sotto diversi punti di vista, cosmetica compresa.
Il settore della cosmesi che si rivolge all’igiene al trattamento della cute e dei capelli in età pediatrica si occupa proprio delle diverse esigenze e necessità di neonati, lattanti e bambini. In queste delicate fasce di età la pelle si presenta infatti diversa dalla cute dell’adutlo, considerando poi che la cute di un neonato non è uguale a quella di un bambino di 5 anni, che a sua volta sarà diversa da quella di un dodicenne.
La pelle in età pediatrica risulta più sensibile e tale differenza è da ricercarsi nella sua struttura che è essenzialmente più sottile. Per quanto riguarda l’idratazione l’aduto possiede uno strato corneo (quello più superificiale) più spesso e quindi più efficace nella funzione di barriera meccanica, nell’assorbimento di varie sostanze e nel controllo della disidratazione. Inoltre la cute in età pediatrica presenta un limitato quantitaivo di lipidi, con riduzione nell’efficienza della funzione barriera e un alto ricambio cellulare a livello epidermico.
Per quanto riguarda il pH cutaneo, alla nascita risulta neutro/basico a causa dell’esposizione del feto al liquido amniotico durante la gravidanza, divenendo via via acido con la crescita. Un pH acido è fondamentale per proteggere la pelle dalle infezioni e per mantenere sana la microflora epidermica naturale costituita principalmente da batteri e funghi “buoni”.
E’ importante che i prodotti siano delicati, formulati con materie prime selezionate e sicure, perchè potrebbero essere accidentalmente ingerite o utilizzate per uso prolungato: materie prime di elevata urezza e in numero ridotto, non allergizzanti e sicuri sotto il profilo tossicologico, con odori gradevoli e facili da splamare, senza coloranti o conservanti.
Detergenti:
attenzione che possono risultare troppo aggressivi su una pelle sensibile e facilmente irritabile, si consigliano tensioattivi delicati in soluzione liquida con pH neutro o debolmente acido, da risciacquare con cura. Se i piccoli soffrono di dermatite atopica o pelle particolarmente secca, meglio utilizzare detergenti oleosi da diluire nell’acqua del bagnetto.
Per quanto riguarda i capelli, nel caso dei neonati si utilizza lo stesso detergente del corpo, mentre per i più grandicelli si possono scegliere shampoo poco schiumogeni delicati che non devono determinare irritazioni e bruciori agli occhi, ma avere un pH simile a quello lacrimale (pH7). La loro funzione è detergere non rimuovendo eccessivamente il film idrolipidico superficiale, ma restituendo le sostanze protettive.
Emollienti e idratanti:
devono proteggere l’epidermide perchè più soggetta all’aggressione di fenomeni allergici o irritativi, rinforzando la funzione di barriera cutanea con sostanze idratanti. In questo modo contrastano l’evaporazione dell’acqua, la assorbono e la trattengono dall’ambiente esterno rendendo inoltre la pelle più morbida ed elastica. Le formulazioni consigliate sono le emulsioni perchè consentono una maggiore idratazione immediata e sono facilmente spalmabili.
Nella zona pannolino la cute è sottoposta a un continuo sfregamento e a occlusioni, perciò dopo la detersione si consigliano prodotti contenenti sostanze lenitive e decongestionanti, in cui l’ossido di zinco è il principale ingrediente.
Protezione solare:
fondamentale, perchè anche nei confronti del sole la pelle in età pediatrica è immatura e meno protetta. Da 0 a 3 anni i bambini non dovrebbero nemmeno essere esposti alla luce diretta del sole, mentre in seguito sono ammesse le esposizioni al mattino presto o nel tardo pomeriggio applicando schermi fisici e con fattore di protezione alto o molto alto (Spf 30, 50 e 50+).
LA CONGIUNTIVITE ALLERGICA
Con l’arrivo della primavera e il risveglio della natura si acuiscono anche i sintomi della popolazione allergica: pioppi che volano, pollini, vento…. un vero e proprio disagio che provoca sintomi differenti e fastidiosi.
Tra questi la congiuntivite allergica è una patologia molto frequente e ne risulta affetta fino al 40% della popolazione nel mondo occidentale.
La congiuntivite allergica stagionale è la forma più comune e i sintomi oculari di ipersensibilità sono strettamente correlati con la presenza di allergeni come i pollini: prurito, rossore, lacrimazione, fotofobia e offuscamento della vista. Ci sono poi sintomi più gravi che sono veri e propri campanelli d’allarme sulla gravità della patologia come forte mal di testa, diminuzione dell’acutività visiva, dolore agli occhi, secrezione purulenta, palpebre appiccicose e sensazione di corpo estraneo che impedisce al paziente di tenere gli occhi aperti.
I colliri antistaminici sono il trattamento di prima linea per la congiuntivite allergica stagionale, combinando un’azione immediata per diminuire i sintomi e un’azione prolungata e preventiva per evitare la riacutizzazione degli stessi. Scegliendo colliri di ultima generazione si può ottenere un effetto ottimale anche con un dosaggio di solo 2 volte al giorno.
Un grande sollievo si ottiene anche utilizzando impacchi freddi per almeno 5 minuti e pulendo gli occhi con bagni oculari o con salviette umide specifiche: questo permetterà l’asportazione degli allergeni che rimangono intrappolati dalle ciglia o sulla rima palpebrale.
Oltre ai colliri si può intervenire con alcune semplici accortezze nello stile di vita: indossare occhiali da sole, evitare di indossare le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi, non sfregare gli occhi e monitorare i livelli di polline per valutare se evitare o meno le attività all’aperto.
La combinazione di tutti questi accorgimenti, unitamente a una terapia specifica e mirata, riduce significativamente non solo i sintomi, ma anche l’aumento della temperatura sulla superifice oculare, dovuta allo stato infiammatorio indotto dalla reazione allergica, con una sensazione di immediato sollievo del paziente.
In farmacia troverai tutti i rimedi migliori e più specifici per la congiuntivite allergica stagionale, così da trascorrere serenamente e senza disagio questa stagione così bella e piena di vita.
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