una ragazza respira al mare

La vita inizia e finisce con un respiro: il primo vagito è la reazione alla prima boccata d’aria che arriva ai polmoni, l’ultimo respiro è il momento in cui la vita si ferma prima di farci scivolare in una dimensione differente.

Il respiro è accogliere il mondo esterno ed utilizzarne le risorse, e subito dopo è lasciar andare ciò che non serve e che rischierebbe di danneggiarci.

Respirare correttamente non è però semplice: molto spesso buttiamo solo aria nei polmoni o rimaniamo quasi in apnea perché troppo impegnati, stressati, tesi o impauriti. Il risultato è una minor affluenza di ossigeno ad organi chiave come il cervello, e di rimando le nostre funzioni risultano rallentate rispetto a come dovrebbero essere, gli apparati funzionano in deficit causando stanchezza e calo delle difese immunitarie.
Anche dal punto di vista mentale il respiro ha un significato importantissimo: è ritmo, concentrazione e consapevolezza. Per questo esistono delle vere e proprie tecniche per imparare a respirare correttamente, profondamente e consapevolmente. E’ ottimale rilassarsi e dedicare alla corretta respirazione qualche minuto al giorno, in ambiente tranquillo e arieggiato, in posizione comoda: è uno strumento semplice, ma che può farci stare meglio, soprattutto quando abbinato all’aromaterapia.

E’ infatti possibile utilizzare la diffusione di aromi naturali come strumento per migliorare la qualità dell’aria e il semplice atto della respirazione com misura preventiva per attivare il sistema immunitario, semplicemente diffondendo per qualche minuto un olio essenziale scelto apposta per uno scopo preciso.

In questo modo le molecole arriveranno al cervello dove agiranno a livello mentale ed energetico, oltre che ai polmoni e quindi al sangue dove giungeranno a tutti i tessuti dell’organismo.

Grazie al loro potere naturalmente disinfettante, antimicrobico e antivirale (le piante li producono per proteggersi da agenti esterni) gli oli essenziali migliorano la qualità dell’aria che respiriamo.

Il DIFFUSORE, quindi, diventerà un vero e proprio strumento di terapia e difesa: basta porre qualche goccia di olio essenziale in acqua ed ecco che la tensione di vapore acqueo porta le molecole a volatilizzare diffondendosi nell’ambiente.

Il diffusore a ultrasuoni lavora a freddo, come prevede un corretto utilizzo dell’aromaterapia: il freddo infatti consente di preservare al meglio le proprietà degli oli essenziali e la propagazione delle molecole olfattive risulta veloce e uniforme. Al contrario il calore ossida i principi attivi della pianta. Il numero di gocce da utilizzare varia in base alla grandezza della stanza, infatti basta moltiplicare il numero dei lati della stanza per la loro misura in metri: per esempio per una stanza di 4 pareti. ognuna grande 3 metri, basteranno circa 12 gocce. Il tempo tecnico di diffusione è al massimo di 20 minuti, ma in alcuni casi sono sufficienti 10 minuti ripetuti ogni 2-3 ore. Prima di andare a dormire è raccomandato spegnere il diffusore almeno 15 minuti prima.

Quali oli essenziali si possono usare e per che scopo? Questo dipende dalle nostre esigenze e dai nostri gusti, ma ci sono alcune miscele di oli che svolgono funzioni ben precise. Le note più floreali hanno un potere energizzante, quelle dolciastre come la vaniglia sono riequilibranti; le note speziate sono utilizzate per rilassare, mentre le balsamiche purificano l’aria e agiscono maggiormente a livello respiratorio: insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per poterci immergere nella natura con questi alleati della salute e concederci un momento di preziosa tranquillità.

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